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Casa dei Promessi Sposi (#656)

Alla scoperta di Palazzo Luraschi che, con il suo cortile dedicato al famoso romanzo di Alessandro Manzoni, è noto come la Casa dei Promessi spossi


Palazzo Luraschi è un edificio storico situato in Corso Buenos Aires 1 a Milano, noto anche come Casa dei Promessi Sposi. Fu costruito alla fine del XIX secolo su un territorio che all’epoca faceva parte integrante del Lazzaretto.

Il nome del palazzo fa riferimento a colui che lo progettò: l’ingegnere Ferdinando Luraschi, il quale, andando contro le leggi non scritte dell’epoca, mirò davvero in alto. Nonostante talvolta rischi di passare in secondo piano rispetto ad altre costruzioni, è invece straordinario per alcuni primati che rimangono nascosti a chi lo osserva di sfuggita. Il palazzo mostra una facciata decorata in terracotta con omenoni e teste leonine, ma le vere sorprese sono all’interno nel suo cortile.


Il cortile dei Promessi Sposi

Come detto la meraviglia sta all’interno, nel cortile. Occorre ricordare che trattandosi di un palazzo privato, non sempre troverete il portone aperto. Se vi capita di passare quando è aperto, chiedendo gentilmente al portinaio il permesso per dare un occhiata all’interno del cortile, rimarrete stupiti da questo splendore.

Per prima cosa sotto il portico di destra sono presenti alcune delle colonne originali del lazzaretto, salvate dal vecchio proprietario e messe qui a memoria delle vicende della peste raccontate da Alessandro Manzoni nel romanzo.

Ma ciò che davvero colpisce sono le raffigurazione dei protagonisti de I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni. Sono visibile ben dodici busti posti nei medaglioni posizionati tra gli archi del porticato. La scelta cadde su questi volti perché la storia racconta che Lucia, intenta a sfuggire dalla preste, trovò proprio qui rifugio, anche se oggi non ne resta memoria storica. 


Palazzo Luraschi e la “servitù del Resegone”

Situato nel cuore dell’antico lazzaretto, dove una volta erano confinati coloro che erano afflitti da malattie contagiose come la peste. Palazzo Luraschi oggi è un tassello fondamentale nell’itinerario manzoniano, testimone del passato di Lucia e dei suoi compagni di sventura.

In questa area, dell’epoca passata, sono sopravvissute solo la Chiesa di San Carlo al Lazzaretto, che si ergeva nel cortile centrale, e una parte dell’ala nord, distinguibile in via San Gregorio.

Dopo la demolizione della struttura nel 1882, l’area fu suddivisa seguendo il Piano Beruto, e qui entrò in scena l’ingegnere Fernando, che eresse il maestoso Palazzo Luraschi alto sei piani. Tuttavia, l’audacia dell’opera non passò inosservata.

Infatti, una restrizione urbanistica, nota come “servitù del Resegone“, proibiva la costruzione di edifici che ostruissero la vista delle montagne dalla città. I palazzo dovevano essere alti al massimo tre piani nella zona nord. Ignorando tale vincolo, Luraschi occultò la vista dell’arco alpino agli abitanti del quartiere. Forse per questo motivo, decise di dedicare il suo palazzo alla storia e alla memoria del luogo.

L’elenco delle 1001 foto è tratto dal libro:

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