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Milano: Appello per una Città a 30 km/h, la Critica al Sindaco Sala

Nella notte scorsa, dopo che a Milano si è verificata la tragica morte di un ciclista di 37 anni investito e ucciso in Viale Umbria, alcuni attivisti anonimi hanno agito nelle strade del centro. Affissi in punti strategici i cartelli chiedono al sindaco Beppe Sala risposte sulla promessa di rendere “Milano Città 30“. I messaggi provocatori recitano: “MILANO NON AMA ASPETTARE. BEPPE, QUANDO STA CITTÀ 30?”


Contestata la mancata attuazione della delibera del Consiglio Comunale su Milano Città 30

Gli striscioni, visibili in diverse aree del centro come Cairoli, Duomo, Arco della Pace, Loreto e Porta Garibaldi, mirano a richiamare l’attenzione sulla mancata attuazione della delibera approvata un anno fa dal consiglio comunale. La delibera imponeva alla giunta di introdurre il limite di velocità di 30 chilometri orari in città entro il 2024.

Immagine da RAI TGR Lombardia

Il gruppo di attivisti, nella loro nota, non nasconde la delusione verso un presunto immobilismo di Sala e dell’assessora Arianna Censi. Si pongono domande dirette sulla reale volontà di attuare politiche a favore della sicurezza stradale e della sostenibilità, sottolineando il confronto tra le intenzioni politiche e l’inerzia nella loro realizzazione.

Le cifre sui morti per strada: ciclisti e pedoni sempre più fragili

La critica si focalizza anche sulle cifre drammatiche riportate dall’Osservatorio Ciclisti di ASAPS. Nel 2023, sono stati registrati 195 decessi tra i ciclisti, con una maggiore incidenza in Lombardia, che conta 39 vittime. Nonostante i progressi nella riduzione complessiva delle vittime della strada, con una diminuzione del 59,5% dei morti e del 45,2% dei feriti negli ultimi vent’anni, emerge un dato preoccupante per i ciclisti. La mortalità per incidenti in bicicletta è scesa del 37,4%, evidenziando un divario nelle politiche di sicurezza stradale a vantaggio degli automobilisti.

Il gruppo di attivisti conclude la loro nota con una domanda diretta al sindaco Sala: “Se Beppe Sala ama mettersi al lavoro come i milanesi, cosa sta aspettando?” L’appello è chiaro, sottolineando la necessità di azioni concrete e immediate per rendere Milano un luogo più sicuro per i ciclisti e promuovere una mobilità sostenibile per tutti.


Per approfondire cosa si intende con Città 30 ne abbiamo parlato nel post:

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