63. Street Art, Sweet Art: Murales e Molto Altro
Negli anni Novanta a Milano i graffitari erano leggende metropolitane. Se ne andavano in giro di notte e coprivano di colore tutti i muri sulla loro strada. Le aree grigie della città erano un pacchia per i ragazzi con le bombolette.
Qualche anno dopo è stata la volta dei pinguini di Pao, all’anagrafe Paolo Bordino, è un artista nato a Milano nel 1977, dopo un’esperienza a Londra è attivo dal 2000 nell’arte di strada. Proprio in quegli anni vennero introdotti a Milano i dissuasori del traffico a forma di panettone; Pao li prese di mira e iniziò a dipingerci sopra dei pinguini.
Dopo le crew dure e pure dei primi anni Novanta, dopo la griffata new school nata cinque anni più tardi, di questi tempi cosa fanno i writers a Milano? Su internet è possibile trovare un sacco di materiale in merito. L’iniziativa più interessante che ho trovato a cui mi sono appoggiato per scrivere questo post è Street Art Map Me Milano, spinti dall’amore per la Street Art, essendosi accorti che a Milano mancava una mappa di graffiti, stencil e installazioni, in modalità collaborativa hanno creato questo sito in cui è possibile trovare una mappa con tutte le opere diffuse per le strade della città (purtroppo il progetto sembra fermo dal 2019).
Salvo rare eccezioni, le opere di strada sono opere effimere e temporanea che l’evoluzione urbanistica della città cancella per sempre, c’è quindi il rischio che le opere censite non siano più presenti o siano cambiate.
Consultando la mappa, la nostra scelta è caduta sulle vie del Quartiere Isola, quartiere storico e immediatamente adiacente ai nuovi Grattacieli di Milano e alle nuove trasformazioni architettoniche e urbanistiche, in un contrasto fulminante dove passato e contemporaneità convivono ancora.
Il sito Milanoguida offre anche una visita guidata, il percorso porterà a scoprire le opere di Street Art, cogliendone significati spesso complessi a dispetto dell’apparente semplicità stilistica, che trovano connessioni e aspetti curiosi con l’urbanistica e permettono dunque una lettura della città da un punto di vista insolito.
Il quartiere Isola
Il quartiere Isola si sviluppò tra la seconda metà dell’800 e l’inizio del ‘900, in seguito alla costruzione della ferrovia. I binari iniziarono pian piano ad isolare fisicamente questa zona rispetto al resto della città, trasformandola, appunto, in una sorta di isola. Da qui il nome. Questo “confinamento”, nel corso della storia, ha sicuramente dato al quartiere la possibilità di costruirsi una propria identità, diventando un quartiere a forte vocazione operaia e artigiana. Fino a quando non è arrivata la “trasformazione” che ha provocato il fenomeno della gentrificazione (trasformazione di un quartiere popolare in zona abitativa di pregio, con conseguente cambiamento della composizione sociale e dei prezzi delle abitazioni).
Isola è un quartiere ricco di posti ideali in cui recarsi per degustare vari tipi di cucine o trascorrere serate tranquille con i propri amici all’insegna dell’originalità e del gusto.
Le Opere in Piazzale Archinto
Tornando alla opere di arte di strada, di cui il quartiere è ricco, partendo da Piazza Archinto, sui muri di un’officina c’è uno dei pezzi più belli del quartiere. Un pezzo eccezionale anche per il livello artistico: sulla facciata anteriore troviamo l’opera di Ozmo a destra (la Vergine di Guadalupe), Ryan Spring Dooley a sinistra (l’Angelo) e Zibe sulla saracinesca con Arnold.
Proseguendo lungo Via Antonio Pollaiuolo troverete un locale storico in zona Isola, il Frida: punto di incontro per chi non è convenzionale. Il primo locale dove si trovavano tavoli e sedie spaiate prima che andasse di moda. Il suo ingresso è completamente dipinto, con uno degli Arnold di Zibe: il faccione di Arnold è inconfondibile. Sono presenti anche personaggi colorati di Willow.
Proseguendo nel tour troverete la poeticissima storia del Piccolo Principe, in Via della Pergola 12, autore ignoto. Chi ha letto il libro di St-Exupéry ritrova i temi prediletti dello scrittore: la rosa, il baobab, l’incontro con l’aviatore.
PAO all’Isola
In via Cola Montano, su alcuni quadri elettrici sono presenti personaggi coloratissimi provenienti del mondo del fumetto e dei cartoni animati. Le opere sono state fatte dall’artista Pao nel 2014. Originariamente erano presenti due Snoopy che dormono su casette rosse, un chiaro omaggio ai Peanuts di Charles Shultz. E su una è stato raffigurato addirittura papa Francesco. Altre due cabine sono diventate Spank e Torakiki (visibili in via Coma Montano), personaggi del cartone animato degli anni Ottanta Hello! Spank, e poco lontano un Mister Magoo passeggia su una parete sfruttando un tubo come bastone.
Anche l’opera di Pao non è stata risparmiata dall’odioso fenomeno del tagging, ovvero le firme dei presunti artisti di strada. Alcuni ancora oggi sostengono che queste, firme o, a volte, anche brevi sigle, siano manifestazioni artistiche. Poiché, nonostante queste siano strettamente legate alla realizzazione dei murales in quanto firma dell’artista, nel corso del tempo si è innescata una strana sconnessione dal suo contesto originario. I writers, infatti, si distinguono, ormai, nettamente dai graffitari che, invece, si dilettano a imbrattare angoli della città. Per approfondire vi suggerisco la lettura di questo articolo su Diarioromano.
Murales dedicati a Leonardo – Via Pepe
In occasione del cinquecentesimo anniversario della morte di Leonardo Da Vinci, venticinque artisti selezionati con un bando, volontari, ragazzi delle scuole e normali cittadini, guidati dall’artista Gregorio Mancino detto Greg, si sono dati appuntamento per realizzare un murale su Leonardo da Vinci in un muro di 250 metri, che lungo via Pepe separa l’area ferroviaria di Garibaldi dal quartiere Isola.
Progetto “Esco ad Isola”
Il tour si potrà concludere prendendo l’ingresso della Stazione Garibaldi in Via Pepe. All’interno della stazione sarà possibile ammirare le opere del progetto “Esco ad Isola”, nato nel maggio 2011, quando i giovani volontari di Nuova Acropoli iniziano a chiedersi come migliorare quel sottopassaggio della stazione nel quale si trovano a passare per raggiungere la loro sede situata nel quartiere Isola: infatti il sottopassaggio che conduce ai binari 14-20 è il passaggio diretto per recarsi nel quartiere milanese se si proviene dalla stazione ferroviaria, nella quale si trovano molti punti punti commerciali e le fermate delle linee di trasporto locali e della metropolitana. Il percorso veniva da tutti affrontato a testa bassa, camminando velocemente per non soffermarsi troppo in quel luogo grigio e poco piacevole. L’idea, subito accolta con entusiasmo dai dirigenti di Rete Ferroviaria Italiana e Centostazioni del Gruppo FSI, è stata quella di restituire quel luogo alla cittadinanza dando una opportunità unica di esprimere la propria creatività e la propria arte a chiunque volesse donare un po’ di colore alla città.
Facendo il percorso all’inverso come nel nostro tour, ovvero entrando in stazione dal quartiere isola, la prima opera che si incontra è quella del grande Mr Blob: “Un mondo diverso è possibile” un’opera sull’Ilva che vuole sensibilizzare sul tema dell’ambiente lanciando un messaggio di speranza.
Bello, informazioni interessanti