101 Cose da fare a MilanoMilano

5. Vedere l’Interno della Scala Senza Pagare il Biglietto

Il Teatro alla Scala è facilmente raggiungibile da Piazza Duomo, attraversate la Galleria Vittorio Emanuele II fino a Piazza della Scala.
Il teatro fu creato per volere dell’imperatrice Maria Teresa d’Austria dopo l’incendio che il 26 febbraio del 1776 distrusse il Teatro Regio Ducale di Milano, che fino a quel momento ospitava l’opera lirica. Le spese per l’edificazione del nuovo teatro furono sostenute dai proprietari dei palchi del Teatro Regio Ducale in cambio del rinnovo della proprietà dei palchi.
Il progetto venne affidato al celebre architetto neoclassico folignate Giuseppe Piermarini. L’edificio venne inaugurato il 3 agosto 1778 alla presenza dell’arciduca Ferdinando d’Asburgo-Este; la prima rappresentazione fu quella dell’opera Europa riconosciuta di Antonio Salieri.

Il modo migliore per godere lo spettacolo della Scala è la visione di un’opera, un balletto o un concerto sinfonico. Le posizioni migliori sono quelle in platea. Il costo dei biglietti può variare dei 100 fino anche a oltre 200€. Per il programma completo e l’acquisto dei biglietti andate direttamente sul sito della Scala (http://www.teatroallascala.org/).


Il Museo Teatrale della Scala

Se invece, come indicato nel titolo, avete la curiosità di vedere l’interno del teatro del Piermarini ma non volete acquistare un biglietto per uno spettacolo, l’alternativa è una visita al “Museo Teatrale della Scala”.

Il 1° maggio del 1911 l’antiquario Jules Sambon mette all’asta la sua prestigiosa collezione di oggetti legati al mondo del teatro.

Un anno prima alcuni degli uomini più in vista di Milano si siedono a un tavolo nel Teatro alla Scala: fra questi il librettista e compositore Arrigo Boito, l’artista Lodovico Pogliaghi e il direttore della Pinacoteca di Brera Ettore Modigliani. Vogliono aprire un museo e la collezione Sambon potrebbe costituire il punto di partenza perfetto. Ma come raccogliere la considerevole somma di 450.000 lire richiesta dall’antiquario?

Da una parte lo stato italiano offre il suo aiuto, dall’altra 50 privati cittadini organizzano una colletta e la somma viene raggiunta. Tutto sembra pronto ma Sambon rifiuta l’offerta: “una persona che non posso nominare, ma potentissima” vuole la sua collezione. Si scopre che questa misteriosa figura è il milionario J. P. Morgan, uno degli uomini più ricchi e potenti del mondo.

Contro ogni pronostico, i nostri riescono a convincere il magnate ad abbandonare la sfida, forti del prestigio del Teatro alla Scala nel mondo. Poco meno di due anni dopo, nella sede dell’ex Casino Ricordi, apre il Museo Teatrale alla Scala, proprio grazie a quella collezione.

La storia del museo è disponibile anche nell’audio qui sotto:


Giuseppe Verdi e la Scala

Inoltre all’interno del museo sono numerose le collezioni che ripercorrono la storia del teatro. Sono visibili oltre ai documenti storici anche i busti dei personaggi che hanno fatto la storia del Teatro; immancabile ovviamente quello di Giuseppe Verdi. Il rapporto fra il maestro e il teatro fu un rapporto straordinariamente fecondo. Ma non sempre facile né idilliaco.

Il dipinto della Scala di Angelo Inganni è il dipinto più famoso del Museo, raffigura la Scala come la videro Rossini, Bellini, Donizetti, Verdi, senza la piazza davanti, che fu infatti costruita solo nel 1858.

All’interno è vietatissimo fare fotografie; quindi non vi resta che acquistare il biglietto per l’opera o per il museo e godervi lo spettacolo offerto da uno dei teatri più belli del mondo.


Arrivati in piazza la Scala abbiamo avuto un incontro particolare, la piazza era invasa da Lumache Rosa giganti, si tratta di una mostra pensata per la corsa all’Expo 2015. L’intento degli ideatori, il collettivo di Cracking Art, è quello di infondere lentezza.

Immagini  © 2010 – 2024 Rimoldi Marco

Bibliografia:

Ultimo aggiornamento post: 21/07/2024

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