Palazzo Moriggia: La storia dell’unità d’Italia al Museo del Risorgimento
Il Museo del Risorgimento di Milano, situato presso Palazzo Moriggia in Via Borgonuovo 23, offre un affascinante viaggio attraverso la storia italiana dal 1796 al 1870. L’ingresso al museo è gratuito, rendendolo una meta imperdibile per appassionati di storia e cultura.

Il museo è facilmente accessibile con i mezzi pubblici, in Metropolitana con la Linea M3 (gialla), fermata Montenapoleone oppure dalla fermata Cairoli della M1 (rossa).
Il museo copre un periodo cruciale della storia italiana, iniziando con la prima campagna di Napoleone in Italia nel 1796, passando per la Restaurazione austriaca, le Cinque Giornate di Milano, la Repubblica Romana, le guerre d’indipendenza, fino all’unificazione d’Italia e alla presa di Roma nel 1870.
Il percorso museale si sviluppa in ordine cronologico attraverso 14 sale, ciascuna dedicata a un periodo o evento specifico del Risorgimento. Tra gli oggetti esposti, spiccano dipinti, stampe, sculture, armi e cimeli che illustrano le battaglie, i protagonisti e le trasformazioni sociali dell’epoca.
Il periodo Napoleonico
Il Risorgimento italiano iniziò con l’occupazione di Napoleone, che introdusse rinnovamenti politici e diffuse ideali di libertà e indipendenza. Le sue imprese ispirarono artisti a creare opere celebrative. Il percorso del Museo del Risorgimento inizia con la Bandiera della Legione Lombarda dei Cacciatori a Cavallo, uno dei primi tricolori, adottato dai patrioti italiani durante la battaglia di Arcole nel 1796. Il motto “vivere libero o morire” e i simboli richiamano la lotta contro il potere assoluto e la nascita dell’identità nazionale.

Nel 1805, Napoleone divenne Re d’Italia: un busto lo ritrae con la Corona Ferrea e quella d’alloro, usate nell’incoronazione al Duomo di Milano. Accanto a questo, sono esposti cimeli della cerimonia, come la corona imperiale, il manto reale e lo scettro con il Leone di San Marco. Durante il suo regno, Milano divenne vivace culturalmente ed economicamente, ma il dispotismo causò malcontento tra borghesia e popolani, portando alla rivoluzione del 1814, durante la quale il Ministro Giuseppe Prina fu assassinato.

Restaurazione austriaca
Il periodo della Restaurazione austriaca, seguito alla caduta di Napoleone, vide il ritorno del controllo asburgico in gran parte del Nord Italia. Questa fase fu caratterizzata da una rigida repressione dei moti rivoluzionari e da un rafforzamento del dominio austriaco. Il museo dedica una sezione a figure emblematiche come Silvio Pellico, che nel suo libro “Le mie prigioni” descrisse la dura prigionia a Spielberg, diventando un simbolo della lotta per la libertà.


Cinque Giornate di Milano
Un altro momento centrale del percorso è rappresentato dalle Cinque Giornate di Milano del 1848, quando i cittadini milanesi insorsero contro il dominio austriaco. Il museo espone cimeli, manifesti e testimonianze di questa straordinaria ribellione che segnò un momento cruciale per il Risorgimento italiano.

Repubblica Romana
Il percorso prosegue con la Repubblica Romana del 1849, un’esperienza rivoluzionaria e democratica guidata da figure come Giuseppe Mazzini e Giuseppe Garibaldi. Gli oggetti esposti includono lettere, proclami e armi che documentano questa breve ma significativa parentesi nella storia del Risorgimento.

Guerre d’Indipendenza
Le guerre d’indipendenza italiane, combattute tra il 1848 e il 1866, sono narrate attraverso uniformi, mappe e armi utilizzate nei principali scontri, come le battaglie di Solferino e San Martino. Il museo pone particolare attenzione al ruolo del Regno di Sardegna e ai suoi alleati nell’unificazione del Paese.

Unità d’Italia
La sezione conclusiva celebra l’Unità d’Italia, proclamata nel 1861, e la successiva annessione di Roma come capitale nel 1870. Tra i reperti spiccano documenti ufficiali, bandiere e ritratti dei protagonisti di questo epocale cambiamento politico.

Palazzo Moriggia
Palazzo Moriggia, che ospita il Museo del Risorgimento, è un edificio storico situato nel cuore del quartiere Brera a Milano. Progettato nel 1775 dall’architetto Giuseppe Piermarini, noto anche per il Teatro alla Scala, il palazzo riflette l’eleganza neoclassica dell’epoca. Nel corso della sua storia, Palazzo Moriggia ha ricoperto ruoli istituzionali di rilievo: durante l’epoca napoleonica fu sede del Ministero degli Esteri e successivamente del Ministero della Guerra. All’inizio del XX secolo, la famiglia De Marchi ne divenne proprietaria e, in seguito, la vedova del noto naturalista Marco De Marchi lo donò al Comune di Milano. Dal 1951, il palazzo accoglie il Museo del Risorgimento, offrendo ai visitatori non solo una ricca collezione storica, ma anche l’opportunità di ammirare l’architettura e gli interni di un edificio che ha svolto un ruolo significativo nella storia milanese.
