Milano

Il quartiere Garibaldi Porta Nuova (Post 1)

In questo post vi propongo un tour nella nuova Milano tra i grattacieli del quartiere Garibaldi Porta Nuova. Ho scelto di visitare il quartiere con una visita guidata di  “Milano Guida”, trovate qui i dettagli, costi e disponibilità (Link). Milanoguida è un progetto culturale nato dalla passione e dall’entusiasmo di un gruppo di giovani guide laureate in storia dell’arte e volto a valorizzare il patrimonio artistico culturale della città di Milano, ed offre una serie di visite guidate prenotabili direttamente via web.

Residenze Corso Como

Il tour inizia in Corso Como, ovvero la via lunga circa 280 metri, che congiunge piazza XXV Aprile con la salita verso Piazza Gae Aulenti (vedi foto sopra).
Prima di partire è però opportuno approfondire un po’ la storia di quest’area: il quartiere intorno a corso Como fu urbanizzato fra il 1860 e il 1880, con l’apertura di nuove vie e la costruzione di case operaie. Infatti tutta l’area di Porta Nuova, nella prima metà dell’Ottocento, divenne un’area strategica per lo sviluppo della città industriale. La realizzazione della prima stazione ferroviaria milanese (1840), in via Monte Grappa 12, ebbe un forte richiamo per alcune delle fabbriche destinate a fare la storia della Milano ottocentesca.

A metà del novecento con il progressivo spostamento delle industrie in periferia, in seguito all’arretramento della Stazione di Porta Nuova dismessa nel 1961 in favore della stazione di Porta Garibaldi, nacque il progetto del Centro Direzionale, già previsto dal piano regolatore del 1953. Oltre che dall’arretramento della stazione, il quartiere avrebbe tratto il proprio spazio vitale anche dalla demolizione di interi isolati ricadenti nelle aree interessate dal piano.
Il piano particolareggiato venne pubblicato in due versioni nel 1955 e nel 1962, ma la sua attuazione risultò particolarmente faticosa, tanto da arrestarsi del tutto alla fine degli anni sessanta, soprattutto a causa dell’assenza di normative che limitassero l’ulteriore espansione del terziario nel centro storico, espansione che proseguì inesorabilmente per tutti i decenni successivi.
A questo scenario s’aggiunge poi quello delle vaste aree vuote e degradate rimaste inedificate per decenni. Emblema di ciò era l’area dove sorgeva la stazione di Porta Nuova, parzialmente occupata dal Luna Park delle Varesine. Nel 1978 una variante al piano regolatore sancì il definitivo abbandono del progetto “Centro Direzionale”, definendo genericamente le aree “di interesse pubblico”, sostanzialmente impedendo qualsiasi edificazione o sviluppo della zona. Si venne così a creare quello che in gergo urbanistico si definisce un “Vuoto Urbano”.

Dopo decenni di incuria, nel 2004 l’Amministrazione Comunale approvò un vasto e rivoluzionario progetto di riqualificazione noto come Progetto Porta Nuova. Tale intervento ha visto l’edificazione di un complesso di grattacieli che sarà proprio oggetto del tour raccontato nei prossimi post.

In conclusione di questo primo post; qualche riferimento all’immagine pubblicata in questo post. Come detto il tour parte dalla fine di Corso Como in direzione di Piazza Gae Aulenti, proprio qui si trovano le Residenze di Corso Como, firmate dallo studio “Muñoz + Albin Architecture & Planning” in collaborazione con lo studio Tekne di Milano. Le nuove residenze fanno da trait d’union tra il classico e il contemporaneo inserendosi con sensibilità nel quartiere esistente con elementi innovativi che rispecchiano la contemporaneità del nuovo paesaggio urbano di Garibaldi-Porta Nuova.

Nel prossimo post vedremo il resto del tour con Piazza Gae Aulenti e la Torre UniCredit.

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