Street Art a Barbaiana
Inaugurato il murale di Via Falcone e Borsellino. Ulteriore tappa del progetto “La Bellezza (urbana) salverà il mondo”, realizzato da diverse associazioni del territorio.
Sabato 26 giugno in Via Falcone e Borsellino a Barbaiana è stato inaugurato il murale dedicato alle vittime innocenti della mafia. Si tratta di un’ulteriore tappa del progetto “La Bellezza (urbana) salverà il mondo” di cui avevamo già parlato in un articolo di qualche tempo fa.
Il murale rientra in una più ampia attività di riqualificazione dell’area che un gruppo di associazioni del territorio hanno avviato nel mese di marzo di quest’anno.
Questa fase del progetto, come si può vedere nella foto seguente che mostra il “Prima” e il “Dopo”, ha visto alcuni interventi puntuali sul cancello d’ingresso e sulla cinta della scuola Walter Tobagi.
L’associazione Ape Operosa in primo luogo si è preoccupata di ripulire la cinta e di preparare il fondo per il murale. Ha inoltre provveduto alla sistemazione del cancello, con una riqualificazione completa: messa in sicurezza e verniciatura.
All’inaugurazione sono intervenuti numerosi cittadini, il Sindaco Andrea Tagliaferro e alcuni assessori della giunta comunale.
“Con questa inaugurazione abbiamo realizzato un’altra importante tappa di questo nostro progetto partecipato – ha spiegato Alberto Albini dell’Associazione Santa Virginia – abbiamo iniziato con la pulizia dell’area e la piantumazione delle piante lungo il viale ed abbiamo poi proseguito con il ripristino delle targhe con i nomi delle vittime innocenti di mafia.”
Ha poi voluto ringraziare tutte le associazioni e le persone che hanno reso possibile la realizzazione dell’opera.
L’opera è stata realizzata dall’artista Salvatore Palazzolo di Arconate che nell’arco di una settimana ha realizzato sui diversi metri del muro i dodici volti delle vittime innocenti di mafia. L’opera è stata realizzata anche grazie al materiale donato dalla ditta Lainate Colori.
La mattinata di inaugurazione si è conclusa con un intervento di Gaia Baschirotto dell’associazione Libera che ha letto i messaggi di ringraziamento ricevuti dai parenti di alcune delle persone rappresentate nel murales.