Milano

Gucci: L’Albero di Natale Imbrattato Resta un “Spunto di Riflessione Collettiva”

Gucci ha deciso di non rimuovere la vernice arancione con cui il suo albero di Natale, situato nella prestigiosa Galleria Vittorio Emanuele a Milano, è stato imbrattato dagli attivisti ambientalisti di Ultima Generazione. L’azienda di lusso, appartenente al gruppo Kering, ha dichiarato che preferisce utilizzare l’incidente come un’opportunità per stimolare una riflessione collettiva sulla responsabilità ambientale.

In una nota ufficiale, Gucci ha condannato in modo “inequivocabile” il gesto degli attivisti, ma ha scelto di non intervenire per ripulire l’opera danneggiata. L’azienda sostiene di voler mantenere l’albero imbrattato come un simbolo tangibile del dialogo costruttivo sulla sostenibilità. Sottolineando il proprio impegno nel sensibilizzare la comunità su questioni ambientali, Gucci ha enfatizzato che la responsabilità condivisa non dovrebbe mai manifestarsi attraverso atti violenti o vandalici.

Il blitz di Ultima Generazione ha coinvolto l’opera natalizia di Gucci, un albero con una struttura che richiama valige argentate, simbolo della maison fiorentina. Gli attivisti hanno lanciato vernice arancione sull’albero, chiedendo un fondo di riparazione per i danni causati dalle catastrofi climatiche. Considerano l’albero di Gucci un esempio di “spreco e ostentazione del lusso”.

Durante l’azione, gli attivisti sono saliti sulla pedana che sorregge l’installazione, estratto contenitori di vernice arancione “lavabile” e li hanno lanciati sull’albero. Alcuni di loro si sono seduti sulla pedana, mentre uno si è addirittura sdraiato a terra. La protesta ha attirato l’attenzione degli addetti alla sicurezza della Galleria, che hanno bloccato gli attivisti.

In una dichiarazione, Ultima Generazione ha giustificato il gesto come una forma di protesta contro un’azienda che genera un fatturato annuale di 10 miliardi di euro, donando solo un milione in beneficenza. Gli attivisti accusano Gucci di alimentare un sistema di lusso e consumo che, secondo loro, condanna la società a una morte inevitabile.

Il confronto tra Gucci e Ultima Generazione solleva interrogativi sulla responsabilità delle aziende di lusso nel contesto della crisi climatica e sulla legittimità delle forme estreme di protesta ambientalista. La decisione di Gucci di mantenere l’albero imbrattato come simbolo di riflessione apre il dibattito sulla comunicazione visiva come mezzo per affrontare le sfide ambientali e spingere al cambiamento.

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