La Basilica e i Chiostri di San Simpliciano: un viaggio nella Milano paleocristiana
Nel cuore della Milano più trafficata, tra Corso Garibaldi e Moscova, si apre un luogo che sorprende per la sua quiete, la sua bellezza e la sua antichissima storia: la Basilica di San Simpliciano, una delle quattro basiliche ambrosiane volute da Sant’Ambrogio nel IV secolo. Qui, il tempo sembra essersi fermato e ogni pietra racconta un frammento di fede, arte e memoria della città.

La facciata Basilica di San Simpliciano e i tre martiri della Val di Non
La facciata della basilica, severa e imponente, è in laterizio e risale al XII secolo. A sinistra del portone centrale si nota una lunetta scolpita che raffigura i martiri Martirio, Sisinnio e Alessandro, tre cristiani originari della Cappadocia, inviati come missionari in Trentino, che furono uccisi nel 397 d.C. per la loro fede. Le loro reliquie furono traslate a Milano da Ambrogio e accolte proprio in San Simpliciano, che da allora è detta anche “Basilica dei Martiri”.
All’interno si trova anche il sacello dei martiri dell’Anaunia, una basilichetta a croce latina con abside semicircolare, probabilmente risalente al IV secolo, la parte più antica della basilica.



L’Incoronazione della Vergine di Ambrogio Bergognone
Tra le opere d’arte più preziose della basilica spicca l’Incoronazione della Vergine di Ambrogio Bergognone, collocata nella catino absidale. Il dipinto, realizzato nel 1508, è un esempio eccellente di devozione lombarda rinascimentale, con la sua dolcezza cromatica, le figure allungate e il senso mistico che pervade la scena. La Vergine inginocchiata riceve la corona dalle mani di Cristo, circondata da una schiera angelica.

La cappella di San Benedetto
Meno nota ma di grande bellezza è la cappella di San Benedetto, situata sul lato sinistro della navata. L’ambiente conserva decorazioni pittoriche e architettoniche di epoche diverse, con una notevole attenzione ai dettagli e alla luce. La cappella è spesso utilizzata per la preghiera individuale e conserva un forte senso di intimità spirituale. Merita una sosta anche solo per la sua atmosfera raccolta e per la qualità artistica delle sue decorazioni.


Il chiostro e il campanile della Basilica di San Simpliciano
Sul retro della chiesa si apre il Chiostro Grande, parte del complesso conventuale ancora oggi attivo. Le colonne in pietra, le arcate armoniche e la quiete che vi si respira rendono questo luogo perfetto per una pausa di riflessione. Prima di accedervi si attraversa il più raccolto chiostro quattrocentesco, adiacente alla basilica, da cui si può godere di una suggestiva vista sul campanile. Sebbene non sia tra i più alti della città, il campanile di San Simpliciano si distingue per la sua eleganza e slancio, rendendolo un elemento distintivo dello skyline del centro storico di Milano.


San Simpliciano non è solo una basilica: è una pagina viva della storia di Milano. Un luogo da visitare con calma, magari seguendo il cammino dei martiri, lasciandosi guidare dalle opere d’arte e ascoltando il silenzio dei chiostri.




📍 Piazza San Simpliciano, M2 Moscova