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Il Labirinto di Arnaldo Pomodoro a Milano: Un Viaggio nell’Anima di un Artista Visionario (#431)

Nel cuore di Milano, nascosto negli spazi sotterranei dell’ex Riva Calzoni, ora showroom Fendi, si trova un’installazione straordinaria che incanta e sorprende: il Labirinto di Arnaldo Pomodoro. Quest’opera monumentale è stata plasmata nel corso di sedici anni, dal 1995 al 2011, e rappresenta una sintesi illuminante del percorso artistico di Pomodoro.


Il Labirinto

Entrare nel Labirinto significa intraprendere un viaggio affascinante e misterioso all’interno della mente del Maestro. Qui, tra reinterpretazioni di sculture familiari e forme ancora in evoluzione, si apre un mondo che evoca epoche passate e offre una straordinaria opportunità di esplorare le metafore dell’esperienza umana.

Non troverete qui le opere più celebri di Pomodoro. Non ci sono sfere, dischi o colonne. Anziché osservare il bronzo dorato a cui siamo abituati, è come essere immersi all’interno della struttura delle opere, un viaggio dentro la materia. Quest’opera ambientale che si sviluppa per circa centosettanta metri quadrati trova ispirazione nell’“Epopea di Gilgamesh”, il primo poema etico dell’umanità, rinvenuto sotto forma di antiche tavolette scritte in un alfabeto sconosciuto.


Arnaldo Pomodoro è uno scultore astratto, le sue opere non mirano a rappresentare la realtà, ma parlano comunque con forza e profondità. Il suo processo creativo è permeato da un equilibrio tra positivo e negativo. Ad esempio nell’opera che troviamo nella prima stanza segni sulla matrice, una grande ruota al centro della stanza, sono gli stessi che ritroviamo sulle pareti del Labirinto.

Il maestro Pomodoro inizia sempre dal fango argilloso, modellando con legni, corde e qualsiasi altro materiale a disposizione. Questi solchi e rientranze vengono poi fissati attraverso calchi di gesso, creando un modello in positivo. Con maestria, Pomodoro ricopre il modello in gesso con gomma siliconica, ottenendo un secondo negativo che sarà poi trasformato in bronzo attraverso il processo della cera persa.

La fonderia De Andrè a Rozzano è stata la compagna costante di Pomodoro in questa impresa, dove con abilità manuale si realizzavano i positivi in bronzo. Pomodoro è un artista che non si perde in progettazioni dettagliate, ma preferisce partire direttamente plasmando la materia con le sue mani.


Un viaggio senza tempo all’interno della creatività e della mente di Arnaldo Pomodoro

All’interno del Labirinto, troverete una varietà di opere. Una di esse è la “Grande Tavola della Memoria”, concepita quando Pomodoro era ancora giovane. Quest’opera, completata nel 1960, rappresenta un alfabeto visivo dei suoi simboli, testimoniando la coerenza che ha caratterizzato l’intera carriera di Pomodoro.


Il Labirinto di Arnaldo Pomodoro è una straordinaria testimonianza dell’arte come esplorazione, come un viaggio senza tempo all’interno della creatività e della mente di un artista visionario. Ogni passo all’interno di questa struttura è un passo verso la comprensione più profonda di un maestro che ha dedicato la sua vita a dare forma e sostanza ai suoi sogni e visioni.


ex Riva Calzoni


Il labirinto come detto si trova presso il quartier generale della casa di moda Fendi in via Solari, 35, in uno spazio di 3000 mq che faceva parte dell’antica fabbrica di turbine per centrali idroelettriche Riva Calzoni.

Questo spazio è stato anche sede, dal 2005 al 2012, della Fondazione Arnaldo Pomodoro, che si traferì qui per raccogliere un nucleo significativo di opere di Arnaldo Pomodoro che ne documentano l’intero arco espressivo: un centro di studi e di iniziative per l’arte.

Pomodoro aveva trovato, in questo vecchio edificio industriale vuoto e dismesso, non solo un luogo adatto alla sua idea di Fondazione, intesa come momento di contatto diretto con il pubblico e sede di mostre e di attività culturali, ma anche per svolgere la funzione di un vero e proprio laboratorio rivolto a costruire con gli artisti, i critici e il pubblico, un coinvolgimento profondo e globale. I lavori di ristrutturazione furono effettuati su progetto di Pierluigi Cerri e Alessandro Colombo.

Nel 2012 la Fondazione si è spostata nuovamente, per tornare nella sua sede principale, lo studio del Maestro in via Vigevano, all’interno del quale è stato predisposto uno spazio espositivo dedicato a mostre ed eventi.


Link esterni:

Il maestro Arnaldo Pomodoro è presente anche nelle 101 Cose da Fare a Milano:

44. Farsi abbagliare dal Sole di Arnaldo Pomodoro (e ricordarsi che un tempo girava pure)

L’elenco delle 1001 Foto di Milano è tratto dal libro:

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