Milano

I Bagni Misteriosi di de Chirico: il sogno metafisico alla Triennale di Milano

Nel cuore verde della Triennale di Milano, tra la Torre Branca e il Parco Sempione, si nasconde un angolo onirico e fuori dal tempo: I Bagni Misteriosi di Giorgio de Chirico. Un’opera che racchiude l’essenza del suo immaginario metafisico e che ancora oggi sorprende chi la scopre per caso nel cortile del Palazzo dell’Arte.


Un’opera pubblica tra le ultime di de Chirico

Realizzata nel 1973 in occasione della XV Triennale, la fontana scultorea fu voluta dal Conte Paolo Marzotto, mecenate e committente dell’opera, e da Giulio Macchi, direttore dell’esposizione, per il progetto Contatto Arte/Città. De Chirico, all’epoca 85enne, accettò l’invito a reinterpretare uno dei temi a lui più cari, già sviluppato nella serie di litografie Mythologie del 1934: le scene balneari enigmatiche e sospese.


Ispirazione tra infanzia e sogno

Il titolo e il soggetto richiamano i ricordi d’infanzia dell’artista a Volos, in Grecia: le cabine sul mare, i pontili in legno, il mistero che si cela sotto la superficie dell’acqua. L’acqua diventa elemento pittorico e simbolico, luogo di trasformazione e di spaesamento. Per evocare l’effetto visivo dell’acqua, de Chirico volle che il pavimento della vasca fosse composto da listelli di marmo disposti come un parquet, creando un’illusione ottica liquida e cangiante.


Com’è fatta l’opera

La fontana, realizzata in pietra di Vicenza, contiene sculture che sembrano emerse da un sogno: due bagnanti, una cabina, un trampolino, una palla, un cigno, un pesce, una fonte. Il tutto si dispone sopra una vasca rettangolare che evoca una piscina immobile, ma anche una scena teatrale. Oggi le sculture sono copie fedeli: gli originali sono custoditi al Museo del Novecento per motivi conservativi.


Un’opera salvata e restituita alla città

Nel 2009 l’intervento di Mapei ha permesso il restauro della fontana, riportando alla luce i colori e la pulizia delle forme. L’opera, rimasta a lungo in stato di degrado, è oggi nuovamente visitabile nel Giardino Giancarlo De Carlo, accessibile liberamente negli orari di apertura della Triennale.


Un tassello raro dell’arte pubblica a Milano

I Bagni Misteriosi sono una delle pochissime opere pubbliche permanenti sopravvissute al progetto Contatto Arte/Città. Insieme al Teatro Continuo di Burri, rappresentano un esperimento riuscito di dialogo tra arte e spazio urbano.

Chi visita oggi la Triennale può ancora sostare davanti a questo capolavoro discreto e poetico, lasciandosi trasportare tra geometrie e simboli, tra infanzia e mistero.


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